La prima cosa da sapere quando si parte è capire che molto spesso i bambini associano al viaggio un significato diverso dal nostro, cosa che peraltro può succedere anche tra adulti. Questo però non deve generare paura o ansia, anzi, una volta compreso aiuterà tutta la famiglia ad essere più unita e rispettare tutti i componenti, facendo vivere a tutti l’avventura che volevano e dei momenti indimenticabili.

Non c’è niente che si non si possa fare, basta dosare e organizzare il tutto per fare in modo che ognuno abbia i suoi spazi. Se ad esempio sappiamo che dobbiamo visitare un luogo silenzioso o impegnativo, prima cercheremo di fare una tappa in un parco, su una giostra o in un negozio che interessa a nostro figlio.

“Pianificazione”: una parola che abbiamo sentito dire.

Preparatevi mentalmente alla pianificazione… e poi dimenticate tutto! I bambini sono come dei piccoli tornado imprevedibili, quindi è meglio avere un piano flessibile. Può aiutare prenotare in anticipo tutto ciò che vorreste visitare internamente, mentre per il resto avere un’idea indicativa delle cose che più vi interessano, lasciandovi però poi trasportare dal momento.

City Treasure Hunt 4 kids può essere un valido compagno in questo, dato che propone un percorso e le cose più interessanti da vedere, ma senza alcun obbligo e tutta la libertà di cui ogni famiglia ha bisogno.

La valigia di Mary Poppins.

Siete del team “portiamo tutto” o “viaggiamo leggeri”? Ah, la grande questione! Dopotutto, non si può mai sapere quando potrebbe servire un mini-phon portatile o quel 37° paio di calzini. La verità? Cercate un equilibrio, anche se sappiamo possa risultare difficile. 

Ricordatevi che le città sono pieni di supermercati e negozi, si trova tutto e a qualsiasi ora. Quindi portate solo lo stretto indispensabile, con l’aggiunta di qualcosa per intrattenere i bambini nei tempi morti e, per i più ansiosi, qualche cerotto e una Tachipirina. 

Mai bugie, ma colorate realtà.

Se non volete rimosse in corso d’opera rispettate il programma annunciato senza barare. Quindi niente “siamo quasi arrivati” se non è così, e niente trucchi sulle promesse fatte, vanno tutte mantenute. Se c’è una fila lunga da fare preannunciatelo cercando però di far capire che per vedere qualcosa di bello serve avere pazienza, alla fine si verrà ricompensati con una vista spettacolare o una cosa mai vista. Tenetevi qualche asso nella manica da sfoggiare nei momenti di impazienza, come una caramella, un indovinello o un gioco da fare a voce (Vedo Vedo). 

I grandi notano le cose conosciute, i piccoli notano i particolari.

Cercate di incuriosire i bambini cercando quei dettagli che magari non sono così scontati, ma a loro possono ricordare qualcosa o qualcuno. Ad esempio davanti a un’opera famosa voi vedrete la complessità, ma loro andranno alla ricerca del particolare o di una curiosità che l’opera nasconde. Questo è anche un modo di imparare cose nuove e ricordare.

Piccoli timonieri.

Lasciate che si sentano i protagonisti, quindi potete affidare a loro la mappa, fate scegliere a loro ad esempio quale strada prendere per arrivare in una tappa, se svoltare a destra o a sinistra. Condividere con loro la scelta dei posti da visitare o dove mangiare, sicuramente li renderà più partecipi e rilassati.

I grandi cercano le novità, i più piccoli qualcosa che gli ricordi casa.

I bambini, soprattutto i più piccoli, sono molto abitudinari, molti hanno bisogno di ritrovare alcune abitudini o cose che hanno a casa per sentirsi più sicuri e tranquilli. Un esempio sono le catene fast-food o i negozi di giocattoli che loro conoscono, come anche i parchi e le giostre.

In conclusione, genitori coraggiosi, ricordate sempre che i momenti caotici diventano le migliori storie da raccontare. Ridete delle situazioni impreviste e raccogliete i momenti preziosi. Con un po’ di ironia e una grande dose di pazienza, ogni viaggio diventa un’avventura indimenticabile! Buon viaggio!